Passeggiando per Napoli nel week end – da scoprire

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Passeggiando per Napoli nel week end ci ha portato a scoprire tante meraviglie di questa splendida città.

Consapevoli che 3 giorni sono veramente pochi per poterla visitare, ci siamo concentrati sulle cose più di nostro gusto.

Per cominciare avevo prenotato un appartamento dietro Castel dell’Ovo in modo da essere abbastanza centrali per non perdere tanto tempo negli spostamenti.

Napoli nel week end – I giorno

Arriviamo nel primo pomeriggio e dopo aver sbrigato le formalità per il chek-in ci dirigiamo verso il lungo mare di Chiaia.

Da qui proseguiamo per andare a vedere Castel dell’Ovo è il castello più antico della città di Napoli ed è uno degli elementi che spiccano maggiormente nel panorama del golfo. Troviamo tanti ristoranti ed un panorama pazzesco. Abbiamo mangiato da Zi Teresa la sera successiva, cucina locale di pesce, consigliatissimo.

Continuando a passeggiare passiamo prima davanti alla Fontana del Gigante del Bernini, e poi arriviamo (si fa per dire, non sembra ma le distanze sono importanti) in Piazza Plebiscito. La piazza più importante di Napoli, con statue equestri su cui si affaccia il palazzo reale.

Attraversata la piazza che è pedonale, arriviamo al Vero bar del professore dove poter lasciare un caffè sospeso. Mai bevuto un caffè così buono.

Caffè Sospeso l’usanza filantropica partenopea di lasciare pagato un caffè in favore di uno sconosciuto bisognoso.

Proseguiamo la nostra passeggiato, fino ad arrivare a Castel Nuovo o Maschio Angioino castello medievale e rinascimentale di Napoli.

Torniamo indietro verso via Toledo e da li passeggiamo per le vie dei quartieri spagnoli.

Napoli nel week end – II giorno

Il secondo giorno inizia con il dirigerci verso la Linea 1 della metro, considerata il museo più grande di arte contemporanea nel sottosuolo. Con le sue 150 opere disseminate in tutte le 11 fermate della Linea. Saliamo alla fermata di via Toledo, considerata la più bella fermata a livello mondiale. La luce che filtra dal lucernario crea un effetto di un cielo stellato molto bello.

Scendiamo alla successiva fermata Dante per dirigerci verso il Museo Cappella di San Severo dove poter vedere il Cristo Velato. Questa scultura pressoché sconosciuta alla massa ma di una bellezza devastante. In questa opera Giuseppe Sanmartino a scolpito un velo che si adagia su Cristo Morto. E’ realizzato con estrema perfezione che sembra veramente un velo adagiato e non un blocco di marmo scolpito.

E’ quasi ora di pranzo e ci dirigiamo verso Spaccanapoli dove gustare dell’ottimo street food. Spaccanapoli è una delle tre strade principali dell’impianto urbanistico progettato in epoca greca e che attraversavano in tutta la loro lunghezza l’antica Neapolis. In una delle traverse troviamo San Gregorio Armeno la via dei presepi. La strada famosa in tutto il mondo per l’originalità degli artigiani che ogni hanno creano nuove statuette per il presepe, da Maradona a Totò alla regina Elisabetta…

E’ proprio qui che vediamo la signora che cala il cestino dal balcone in strada, e lo riporta in casa tirandolo con la corda, dopo che il marito ha messo la spesa. C’è della poesia nel guardare questa scena, oltre alla praticità di non salire le scale con la borsa della spesa.

Prossima tappa la chiesa di Santa Chiara costruita dal 1310 al 1328 per volere del monarca Roberto D’Angiò. Il complesso composto dalla chiesa e due conventi. Uno femminile per le clarisse e l’altro maschile per i frati minori francescani, rappresenta il maggior esempio del gotico a Napoli. Nel corso degli anni il chiostra a subito varie adattamenti fino al più importante, quello ancora oggi visibile tra il tra il 1739 e il 1742 da D. A. Vaccaro. Sono stati realizzato due viali che, incrociandosi, hanno diviso il giardino in quattro settori. I viali e le colonne sono rivestiti da maioliche che ritraggono la vita quotidiana dell’epoca. Una vera meraviglia da guardare.

III giorno a Napoli

Siamo arrivato al nostro ultimo giorno in questa splendida città, sta piovendo, oggi camminare è difficile così andiamo a vedere il Museo Villa Pignatelli Cortes, poco conosciuto ma merita una visita. La villa appartenuta al principe Diego Aragona Pignatelli Cortes, ancora oggi mantiene il fascino e il lusso della vita di corte del ‘800. Con le sue immense sale ancora con l’arredo originale, le scuderie che ospitano una collezione di 34 carrozze e calessi di fattura inglese francese e italiana e un giardino dove fuggire dal caos cittadino. Un palazzo veramente bello scoperto per caso, passeggiando li vicino il giorno prima, ma che ci è rimasto nel cuore.

Ultima tappa, prima di tornare a Firenze, è il Museo di Capodimonte, con opere di Caravaggio e Tiziano, oltre ad arazzi e porcellane locali.

Purtroppo non siamo riusciti a visitare il Real Bosco di Capodimonte, pioveva troppo, è un ampio parco pubblico con zone alberate, fontane e vista panoramica sulla città.

Tante cose non siamo riusciti a vedere in questo breve soggiorno, ma è un incentivo in più per tornare in questa splendida città troppo volte distrattata.

Un consiglio mi sento di darvelo, fate attenzione ad attraversare la strada è veramente un esperienza surreale.

In conclusione

Consiglio questa location? Assolutamente si, approvata al 100%.

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