Il nostro viaggio on the road continua per i due giorni a Granada.
Stiamo per raggiungere la nostra quarta tappa, lasciamo Valencia dopo aver finito la vista all’Oceanografic, e affrontiamo questi 546 km che ci dividono da Granada.
Abbiamo scelto di pernottare due notti a Granada per potere visitare con più calma la città.
Mancano pochi km alla metà, aria condizionata sempre accesa, l’aria fuori è rovente, sono ore che dal finestrino vediamo solo colline brulle. Dopo tutto siamo ai piedi delle montagne della Sierra Nevada.
Ed è proprio ora quando mancano solo 50km che la macchina inizia ad avere dei problemi al motore, perde di potenza. Si accende la spia di guasto generico… SIAMO IN MEZZO AL NULLA!!
Houston, abbiamo un problema!
Manteniamo la calma. Il babbo guida, inizio a leggere il manuale della macchina. Nemmeno fossi un meccanico della formula uno, mi sembra di capire che abbiamo un problema al filtro antiparticolato.
Ok so cosa fare, la mia macchina mi segnala questa anomalia ogni mese, (mai più comprerò una macchina diesel). istruisco il babbo su cosa deve fare, (guidare in terza, mandando i giri del motore sopra i 3000) in modo da pulire il filtro e permettere al motore di pulirsi e ripartire come nuovo. Inutile dire che il pilota non mi crede, battibecchiamo un pochino ma poi asseconda la sua unica figlia.
Stiamo per raggiungere Granada, metto il navigatore che ci porta in albergo, scarichiamo le valige e portiamo la macchina al parcheggio convenzionato con l’albergo. Inizio a cercare un autofficina della marca della macchina per il girono seguente.
La figlia del proprietario dell’albergo, ci prenota la visita per l’Alhambra di Granada, per il pomeriggio del giorno successivo, perchè la mattina dobbiamo portare la macchina in autofficina.
Secondo giorno
La mattina vero le 9 io e il babbo andiamo all’autofficina, noi non parliamo spagnolo, loro parlano poco inglese, quindi tra un misto di spagnolo, inglese ed italiano, riusciamo a farci capire, non ci resta che aspettare che ci controllino la macchina. Ci fanno accomodare nell’area visitatori, ci offrono il caffè, e poi inizia la lunga attesa. le 10, le 11, ancora niente, 12, Bianca mi chiama per sapere dove siamo finiti, intanto lei e la mia mamma sono andare in giro per Granada, trovando un alimentari che fai i panini con il jamon iberico, (prosciutto crudo).
Sono le 12;30 e veniamo chiamati dal personale, che sempre con quel miscuglio di lingue, capiamo che la macchina non ha nessun problema, che avevo ragione io a mandarla in terza per pulire il motore.
Chiamo Bianca e le dico che stiamo arrivando, prendete i panini anche per noi, che orami abbiamo perso tutta la mattina per nulla.
Mangiamo il gustoso panino, e ci riposiamo, fa caldo, la seconda parte della giornata è dedicata alla vista all’Alhambra
Visita Alhambra di Granada
La ragazza dell’albergo ci ha prenotato la vista per le 17 del pomeriggio, in modo da non sentire troppo il caldo. Arriviamo un pò prima, ma la ragazza ci fa entrare scaglionati nei vari orari prenotati, quindi dobbiamo aspettare sotto al sole. Che gran caldo!
Entrando ci troviamo nell’immenso giardino, cartina alla mano e iniziamo la nostra visita, non abbiamo preso la guida facciamo da soli.
Alhambra esempio di architettura medievale che risale al periodo della dominazione araba. Il complesso comprende palazzi reali, patii interni e fontane, risalenti alla dinastia Nasride, oltre ai frutteti dei giardini del Generalife.
Ci dirigiamo verso il palazzo del sultano dove sono presenti decorazioni tipiche dello stile Arabo, guardare tutti questi bassi rilievi ci fa pensare alla bravura e pazienza degli artisti che hanno realizzato tale opera, sembrano quasi fatti all’uncinetto.
Cenni storici Alhambra
L’Alhambra, cittadella rossa, costruita nel XIV secolo, è una vera città murata che occupa la maggior parte del colle della Sabika, al suo interno c’erano tutti i servizi necessari agli abitanti che ci vivevano: moschee, scuole, botteghe…
Muḥammad ibn Naṣr entrò trionfatore a Granada, la popolazione lo accolse al grido di Benvenuto al vincitore per la grazia di Dio, al quale egli rispose dicendo: Non v’è altro vincitore se non Dio (wa lā ghālib illā Allāh). Questo è il motto dello stemma, ed è scritto in tutta l’Alhambra.
Muḥammad ibn Naṣr fece edificare il primo nucleo del palazzo. Suo figlio Muhammad II, che fu amico di Alfonso X di Castiglia, lo fortificò.
Nel 1492, con la conquista di Granada da parte dei Re Cattolici, l’Alhambra passò ad essere palazzo reale dei re di Spagna e questo salvò il complesso dalla distruzione.
Nel 1984 l’Alhambra è stata inserita nell’elenco del patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Girovagando per la città
Girovagando per la città abbiamo notato una che Granada è una città vivace e giovane, grazie alla presenza di molti universitari che di giorno frequentano le lezioni e di notte si aggirano per i locali.
Granada ci è rimasta nel cuore, c’è un detto famoso in Spagna che dice “chi non ha visto Granada, non ha visto nulla”.
Fortunatamente a Granada avevo prenotato per due notti, così anche avendo perso tempo con la macchina siamo riusciti a vedere la città e fare un pò si shopping.
La mattina facciamo colazione in un bar, dove noto che i locali fanno colazione con una sorta di panino con sopra del pomodoro, siamo Italiani, noi preferiamo delle belle paste piene di crema.
E’ giunto il momento di lasciare Granada per andare a Siviglia.
In conclusione
Consiglio questa location? Assolutamente si, approvata al 100%
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